Vico Equense. Il Ristorante “Antichi Sapori” ha tutte le caratteristiche necessarie per regalare una giornata…
Vico Equense. Il Ristorante “Antichi Sapori” ha tutte le caratteristiche necessarie per regalare una giornata all’insegna del buon oggi e del relax. Grazie alla sua collocazione nella zona collinare offre un paesaggio mozzafiato che ristorerà il cuore e l’anima mentre si gustano ottimi piatti legati alla tradizione locale e realizzati con prodotti di prima qualità, il tutto accolti in un ambiente ospitale e familiare grazie alla cortesia e gentilezza del personale. Ed oggi il “Corriere del Mezzogiorno” – inserto del “Corriere della Sera” – pubblica una bellissima recezione al Ristorante “Antichi Sapori” a firma di Gimmo Cuomo: «Un ristorante a tutto tondo. La cui proposta non insegue il riconoscimento delle guide gastronomiche, ma persegue esclusivamente la soddisfazione degli ospiti. Da “Antichi Sapori”, a metà strada tra le frazioni collinari di Pietrapiana e di Sant’Andrea di Vico Equense, troverete piatti limpidi e riconoscibili, nei quali la materia prima, elaborata in preparazioni classiche, che pur presuppongono tecnica impeccabile, viene fuori per quello che è. Niente furbizie e niente inganni. Il patron e chef Alfonso De Martino si occupa personalmente della spesa, con l’ambizione di raccogliere il meglio che il mercato può offrire: dal pesce delle paranze ai prodotti dell’orto, dalle carni e i salumi locali, non omologati, di piccoli produttori locali fino ai funghi raccolti personalmente, quando è il tempo, sul monte Faito ho nelle aree interne. Questa preziosa dispensa, aggiornata quotidianamente anche a costo di levatacce antelucane, è l’imprescindibile punto di partenza. Andateci, meglio se nei giorni infrasettimanali, quando il locale è meno affollato. Così ho fatto anch’io, venerdì scorso a pranzo. Il menu è solo una traccia. Non mancate quindi di chiedere lumi sulle disponibilità del giorno all’ottimo Salvatore, il figlio di Alfonso, che ormai governa la sala con l’esperienza di un veterano. Ingolosito dal racconto, ho optato per un percorso tutto mare. Eccellente il crudo, ben refrigerato, ricco di gamberi viola, mazzancolle, scampi extralarge, cozze tarantine, tartufi e ostriche. Bionda e asciutta la frittura: burrosi totanetti, delicata crocchetta di patate e baccalà, dolce gambero croccante in pastella. E poi il sautè di vere vongole veraci. Il risotto alla pescatore, ricco e cremoso è di alta scuola. Non da meno le linguine con gli scampi. Si va avanti con la pezzogna al sale, umida e sfogliosa. Ma lasciate un po’ di spazio per i dolci: per l’ottimo tiramisù, senza eccessi zuccherini, ma, soprattutto, per la millefoglie di Concetta, prossima nuora di Alfonso: tra le migliori mai mangiate in assoluto. Carta dei vini da incrementare, senza timore».
Fonte : PositanoNews.it