Piano di Sorrento, Michele Gargiulo “PIP fondamentale per il commercio, siamo indietro di 30 anni”…
Piano di Sorrento, Michele Gargiulo “PIP fondamentale per il commercio, siamo indietro di 30 anni” . Abbiamo incontrato questa mattina Michele Gargiulo del Caffè Maresca con il quale abbiamo scambiato una chiacchierata sulle necessità per l’economia carottese.
“L’attività principale di Piano è il commercio – ci dice Michele Gargiulo -, ma per poter mantenere le nostre produzioni sul posto occorrerebbe il PIP che aspettiamo da troppo tempo, almeno trenta anni. Io sono un’azienda locale che ragiono in termini glocal, perchè esporto in tutto il mondo, ma per essere competitiva devo avere strutture e infrastrutture. Le infrastrutture – specifica – sono i servizi, la linea internet, telefonica, qui siamo in difficoltà su tutto. Inoltre ci sono tante problematiche anche di carattere urbanistico, C6 che lavorano come C3, situazioni che si risolverebbero solo con il PIP che potrebbe essere un volano non solo per il commercio ma anche per il turismo. Un modello è Sorrento dove dalla centrale hanno ricavato il centro anziani, quindi intervenire abbellendo e creando anche una attrattiva ulteriore per le nostre aziende. A volte bisogna fare delle scelte nell’interesse di tutti anche mettendosi contro qualcuno, occorre risolvere questo problema e affrontare le difficoltà burocratiche quanto prima possibile . E’ passato troppo tempo . ”
La vicenda PIP è sempre stata al centro della politica carottese, ma non si è mai riuscita a trovare una soluzione, a dire il vero anche altre realtà della Penisola Sorrentina avrebbero voluto fare una cosa del genere, pensiamo agli artigiani dell’intarsio sorrentino , per esempio, ma di sicuro Piano di Sorrento è la città di punta e di riferimento per il commercio e il PIP è invocato da troppo tempo.
Ci piace riportare un post esplicativo dell’ex consigliere comunale Antonio D’Aniello nello spiegare il PIP
Il Piano di Insediamenti Produttivi (PIP) è previsto dal Piano Regolatore Generale (un documento di programmazione urbanistica che definisce lo sviluppo del Comune). Gli insediamenti produttivi devono essere realizzati in Via Cavone, nel giardino esattamente di fronte via dei Platani
A cosa serve?
Il piano di insediamento produttivo, da adesso lo abbrevieremo in pip, serve per delocalizzare le imprese inglobate dal tessuto della città. In pratica, immaginate una torrefazione di caffè, gli è praticamente cresciuta la città attorno con la costruzione dei vari palazzi ed ora ha problemi per la produzione di fumi ed odori col vicinato. Lo stesso vale per produttori di limoncello, il mondo dei motori, le lavorazioni artigiane del legno ecc.
In pratica quindi, consente alle imprese di sopravvivere e regolarizzare la loro situazione.
In secondo luogo è un’opportunità per le imprese che vogliono ampliarsi, necessitando di maggiore spazio (immaginate ad esempio un deposito di alcool necessario per le produzioni di limoncello). Infine può essere un attrattore di investimenti per le imprese della penisola sorrentina che hanno i problemi che abbiamo già indicato.
Ci saranno solo imprese?
Nel Pip non ci saranno soltanto le imprese; è prevista anche la delocalizzazione del mercato ortofrutticolo attualmente in Piazza della Repubblica.
A mio avviso parlare di restyling della piazza senza avere una procedura già avviata di realizzazione del Pip Cavone è un errore, rischia di essere un progetto monco e di affossare le imprese ortofrutticole.
Come si evita una speculazione?
Il Pip è un’opera pubblica, qualora fosse realizzata da un privato, deve sottoscrivere una convenzione col Comune in cui vengono indicati i prezzi per gli operatori e soprattutto le tipologie di imprese che verranno ospitate. Con una buona convenzione sarà impossibile realizzare ad esempio uffici o un supermercato (cose che ho sul serio sentito in giro per il paese).
Fonte : PositanoNews.it