Nella classifica Luxury 2023, che sceglie i 50 migliori locali italiani per l’Ospitalità Gourmet In…
Nella classifica Luxury 2023, che sceglie i 50 migliori locali italiani per l’Ospitalità Gourmet In Italia, a cura del gruppo editoriale di critica enogastronomica 50 Top (creato e curato da Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro) ci sono molti locali della costiera amalfitana e penisola sorrentina. Ecco tutti i nomi presenti nell’ambita lista con le relative motivazioni.
– Ristorante “Zass” de Il San Pietro di Positano: «Soggiornare qui è immergersi in un sogno, vivere un’esperienza in un luogo che è il simbolo dell’accoglienza d’alta classe di Positano. Le suites, affacciate sul magnifico scenario della Costiera Amalfitana, avvolgono l’ospite in un lusso senza tempo, palcoscenico di soggiorni da sogno impreziositi da servizi privati pensati per assecondare con garbo ogni esigenza: beach club esclusivo, un campo da tennis – uno dei pochi al mondo – che guarda al mare, piscina, yacht per minicrociere sui due golfi. Completano la magia l’elegante cocktail bar, il ristorante easy Carlino, il corner street food. La proposta della cucina d’autore è affidata allo chef Alois Vanlangenaeker che guida le cucine di Zass e firma menu con piatti raffinati dal fresco timbro mediterraneo».
– “Li Galli Restaurant” del Villa Franca Positano: «A Positano, cittadina perla della Costiera Amalfitana, luogo d’elezione per le vacanze del jet set americano, troviamo questo hotel cinque stelle che colpisce subito per lo stile e il buon gusto con cui è arredato. Ogni angolo è un quadro di arte e design. Bellissima poi la piscina panoramica in terrazzo. Ma il bello non si ferma alla parte pubblica, anche un luogo di servizio come la cucina è esteticamente curato, troviamo infatti una cucina Molteni unica nel suo genere. E’ questo il posto di comando dello chef Savio Perna che coccola gli ospiti con tante squisitezze dalla prima colazione ai pranzi informali. Per una cena fine dining firma proposte che oltre al buono portano in tavola una cura estetica maniacale. Il giusto completamente di un soggiorno da sogno».
– Ristorante “Il Flauto di Pan” dell’Hotel Villa Cimbrone di Ravello: «Qui, in quanto alle atmosfere, il tempo sembra essersi fermato agli inizi del Novecento quando fu restaurato nel rispetto delle linee originarie. La famiglia Vuilleumier lo gestisce da quattro generazioni. Ambienti sontuosi ed architettonicamente importanti impreziositi da arredi d’antiquariato, pezzi d’arte, volte affrescate fanno da raffinata quinta a servizi ben organizzati: dall’eliporto privato, all’area fitness e wellness, alla piscina all’aperto con solarium, al tour in barca con guida dedicata. La proposta della ristorazione va dal locale gastronomico Il Flauto di Pan con ai fornelli chef Lorenzo Montoro che valorizza le materie prime, molte coltivate in proprio negli orti biologici. Statue e marmi, fregi e stucchi hanno incantato viaggiatori ed intellettuali che hanno amato dimorare qui affacciati su un panorama da favola».
– Ristorante “Terrazza Bosquet” del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento: «Con i suoi giardini spettacolari e l’orto gestiti da almeno due secoli dalla famiglia Fiorentino arrivata alla sesta generazione, l’Hotel Vittoria è una città nella città. Un mondo incantato e profumato in cui è possibile passare giornate intere fra spa, piscina, terrazze. La cucina di Antonino Montefusco è perfettamente inserita nella cornice della Dieta mediterranea e ama giocare con i ricordi. A questa proposta allegra, per certi versi scanzonata, ricca di riferimenti ai prodotti e alle tradizioni del territorio dobbiamo aggiungere una cantina molto ben gestita, ricca di curiosità e di approfondimenti, con la Campania e la Francia in grande spolvero, la terrazza bellissima, un servizio attento e non opprimente. Direi un servizio appassionato che è quanto di più bello vedere di questi tempi con il “Noi”, inteso dipendenti e proprietà, sempre pronunciato con orgoglio. E poi la sconvolgente bellezza di ogni angolo con Lucio Dalla nella testa».
– Ristorante “Laqua Countryside” di Vico Equense: «Da Ticciano a Ticciano: qui Antonino Cannavacciuolo ha creato questo resort di lusso ristrutturando un vecchio palazzetto del ‘900. La cucina è affidata al gragnanese Nicola Somma, storico collaboratore dello chef, cresciuto con lui in Piemonte, che celebra il territorio attraverso gli ingredienti, con intelligenti contaminazioni, che spesso riportano alla terra d’adozione. Dalla piscina alle stanze, dall’orto alla sala da pranzo, tutto invita al riposo e a godersi la splendida campagna della Penisola Sorrentina. In sala c’è l’esperienza di Edoardo Buonocore, il tutto sotto l’occhio vigile del padre Andrea che nel 1994 acquistò l’immobile».
– Ristorante “Le Monzù” del Punta Tragara Hotel di Capri: «Da qui ci si affaccia su un panorama unico che va dai famosi faraglioni a tutta la costa caprese. Con il cielo e mare che avvolge gli ospiti di un albergo emblema dell’accoglienza glamour che ha reso celebre Capri in tutto il mondo. Completa l’esperienza un comodo centro fitness. La cucina è nelle mani di chef Luigi Lionetti che propone menu classici che esaltano i piatti mediterranei molto amati dalla clientela internazionale. Si trova a pochi passi dalla celebre Piazzetta, dai Giardini di Augusto, dalla Certosa di San Giacomo e dal Belvedere di Tragara».
– Ristorante “L’Olivo” del Capri Palace Jumeirah di Capri: «Come abitare per qualche giorno in una galleria d’arte contemporanea con la collezione “The White Museum” che accompagna l’ospite dal risveglio fino al liquore del dopocena. Siamo ad Anacapri, il punto più alto dell’isola più glamour del Golfo di Napoli con il blu del Mar Mediterraneo continuamente rispecchiato nelle sale che diventano naturali espositori di gioielli artistici e negli eleganti arredi dalle linee classiche e pulite. L’esperienza si arricchisce nel raffinato ristorante L’Ulivo che firma menu che coniugano tradizione mediterranea e tecnica internazionale; più informale il casual dining “Il Riccio” che propone belle preparazioni con pesce fresco e sontuosi plateaux di crudi».
Fonte : PositanoNews.it