Maracuoccio: il tesoro dimenticato del Cilento che conquista MasterChef. Nella serata di oggi, 15 febbraio,…
Maracuoccio: il tesoro dimenticato del Cilento che conquista MasterChef.
Nella serata di oggi, 15 febbraio, gli aspiranti chef di MasterChef Italia si sono immersi in un viaggio culinario attraverso i continenti, grazie alla guida dello chef israeliano Assaf Granit, noto per la sua stella Michelin al ristorante Shabour a Parigi e per la gestione di ben 31 locali in sette Paesi diversi. La sfida ha portato i partecipanti a scoprire sapori internazionali, ma uno dei protagonisti indiscussi è stato un ingrediente locale: la farina di Maracuoccio, proveniente dal piccolo legume cilentano dal sapore unico.
Il Maracuoccio, simile al pisello ma dalla forma spigolosa, cresce esclusivamente nel territorio di Camerota, in particolare a Lentiscosa. Conosciuta anche come la “polenta del sud”, la Maracucciata è un piatto antico ma poco conosciuto del Cilento. Il nome deriva da “maru” (amaro) e “cuoccio” (baccello), rivelando il carattere distintivo di questo legume.
La farina di Maracuoccio, se consumata da sola, può avere un sapore piuttosto amaro. Per mitigare questo gusto, viene mescolata con il 40% di farina di grano duro. Il risultato è una polenta ricca di proteine, con un equilibrato apporto di grassi e carboidrati, che ha conquistato il cuore dei contadini del Cilento.
Il Parco Nazionale del Cilento, famoso per essere la “culla” della Dieta Mediterranea, è ora orgoglioso di ospitare un presidio Slow Food dedicato alla Maracucciata. La produzione di questa farina è esile, quasi in via di estinzione, con soli 5 o 6 quintali di prodotto a base di maracuoccio. Questa scarsità la rende una vera rarità, un tesoro culinario povero ma apprezzato, recentemente incluso nel “cartello” dei Presìdi Slow Food grazie alla determinazione di alcuni coltivatori.
La Maracucciata viene presentata in modi diversi: la classica con olio, cipolla e pane fritto; la cilentana con melanzane e cacioricotta di bufala; oppure con zucchine alla scapece e burrata di bufala. Lo chef offre anche varianti più sofisticate, come quella con genovese di polpo o con ragù di mare. Un modo per celebrare e reinventare questo tesoro dimenticato del Cilento, che continua a conquistare il palato degli aspiranti chef di MasterChef Italia.
Fonte : PositanoNews.it