
Amalfi. Sono tante le tradizioni legate alla Festa dell’Ascensione e tra queste vi è anche…
Amalfi. Sono tante le tradizioni legate alla Festa dell’Ascensione e tra queste vi è anche quella dei tagliolini al latte. A tal proposito riportiamo un interessante post del giornalista Sigismondo Nastri: «C’è una bella e emozionante poesia di Giuseppe Liuccio, in dialetto cilentano, dedicata al “rito” dei “tagliolini al latte” nella festività dell’Ascensione.
Questa singolare deliziosa pietanza ha origine, credo, in Basilicata e di lì s’è diffusa in Irpinia e nel Cilento. E’ legata al mondo della pastorizia perché, originariamente – così mi fu riferito – era a base di latte di capra, che per l’Ascensione veniva addirittura distribuito gratis. Poi s’è passato all’impiego del latte vaccino, più facilmente disponibile.
Si riteneva, infatti, che in quel giorno particolare – l’ascesa di Gesù risorto al Cielo – il latte non dovesse essere “lavorato” (cioè trasformato in formaggio): non so dire se fosse più forte, in questo caso, il sentimento devozionale o il timore, derivante da superstizione, che – contravvenendo alla tradizione – le capre (o le mucche) sarebbero diventate sterili.
Si porta a ebollizione il latte con l’aggiunta di zucchero e una buona dose di cannella, senza dimenticare un pizzichino di sale, e vi si fanno cuocere i tagliolini di pasta all’uovo – a matassine -, preferibilmente fatti in casa. A fine cottura la pietanza deve risultare dolce, profumata, ben aromatizzata. Occorre tenerla un po’ a riposo prima di servirla. Consumati il giorno dopo questi tagliolini sono ancora più buoni».
Fonte : PositanoNews.it