
Ravello, Costiera amalfitana . Il congedo dalla stagione turistica 2025 raccontato da Armando Aristarco, Executive Chef, e Roberta Taiano, Rooms Division Manager del Caruso, a Belmond Hotel. Le prime interviste doppie che raccontano il turismo e l’ospitalità costiera con la voce diretta dei protagonisti. di Emilia Filocamo
Una stagione turistica che termina è paragonabile ad una porta che si chiude: dietro quella porta stanno progetti, aspettative, obiettivi, soddisfazioni, entusiasmo, stanchezza, qualche delusione, sorprese, imprevisti, difficoltà, gioie, lacrime, abbracci, sorrisi. Oltre quella porta sta tutto quello che verrà, spesso già pianificato, spesso ancora da definire ma quasi sempre accompagnato e contraddistinto da una malinconia inevitabile che è un po’ la caratteristica dei luoghi cosiddetti turistici, termine ormai quasi obsoleto, dei posti in cui la bella stagione coincide con il massimo dell’intensità lavorativa, con un’attività febbrile che si traduce in ritmi elevati, qualche volta in traffico, molto spesso però anche nella consapevolezza che si è pur sempre una delle mete più desiderate al mondo. La Costiera Amalfitana non smette di incantare: si possono obiettare tante cose, problematiche, errori, miglioramenti da preventivare ma il fascino che arriva dagli anfratti strozzati tra rocce e onde, dagli abitati che si aggrappano alle montagne con una tenacia da mito, restano intatti e fanno leggenda, oltre che fortuna. Da questa prima intervista doppia, comincia il mio viaggio attraverso le voci dei diretti protagonisti della stagione turistica ormai agli sgoccioli: il Caruso, a Belmond Hotel Amalfi Coast, come molti altri fratelli dell’ospitalità costiera, chiuderà i battenti a breve. Qual è dunque il sentimento che serpeggia tra gli addetti ai lavori? Desiderio di fermarsi, malinconia, rimpianto, progetti, voglia di restare, di tornare, di andare via? Da oggi, con questo breve ciclo di interviste doppie, si chiude il famoso portone di ingresso del Caruso e si aprono i cuori e i pensieri di chi dietro quel portone ha lavorato, vissuto e regalato sogni. Si comincia con l’Executive Chef del Caruso, Armando Aristarco, e con Roberta Taiano, Rooms Division Manager della struttura cinque stelle lusso di Ravello.
Armando Aristarco, Executive Chef
Chef, il sapore che ha vinto durante questa estate 2025? Limone, limone, limone, protagonista indiscusso, un po’ il riassunto dell’estate appena andata. Intensa, come la fragranza del limone, polposa e succulente, moderatamente acida, come lo è lo sfusato, unica, come il nostro limone, concentrata, perché carica di vitamina C e di oli essenziali.
Estate 2025: quando Armando Aristarco ha perso la pazienza, quando si è divertito e quando invece si è commosso? Perdo la pazienza quando ripeto per la decima volta la stessa cosa, mi sono divertito durante la nostra Festa Italiana del 14 agosto, un appuntamento unico ed imperdibile, e mi sono commosso quando la nostra General Manager Iolanda Mansi mi ha comunicato di essere stato eletto Virtuoso Belmond Worldwide 2025. Altro momento di commozione, la bellissima lettera di auguri di buon compleanno ricevuta dal mio Team.
Chef, devi raccontare il Caruso ad un potenziale nuovo dipendente per invogliarlo a cominciare l’avventura. Quale parola utilizzeresti e perché? Utilizzo la parola NOIA perché dopo il Caruso, il resto sarà noia. Il Caruso ti forma e, se vuoi, ti posso fare una lista di nomi di grandi talenti che hanno spiccato il volo proprio dopo l’esperienza qui al Caruso.
Roberta Taiano, Rooms Division Manager.
Roberta, ogni camera ricrea e si propone per gli ospiti come una sorta di casa. Diventa un domicilio con effetti personali, emozioni e qualche segreto. In che modo, nel tuo ruolo, rispetti tutto ciò? Non amo l’idea di hotel come posto di passaggio, ma mi piace pensare che le nostre camere diventino per i nostri ospiti la loro casa di villeggiatura a Ravello. La parte più divertente del mio lavoro è cercare di interpretare le preferenze dell’ospite e trovare la camera che più vi si adatta.
Tutto ciò che predisponiamo in camera e come lo facciamo segue uno standard, ma guai a non personalizzare anche con piccoli gesti, anche invertire un semplice cuscino in base a come viene trovato la mattina – è una coccola che a volte per tempo non ci si concede forse neanche a casa. Mi diverte anche molto giocare a fare il manutentore e assicurarmi che tutto funzioni ed evitare possibili disservizi.
La richiesta più bella o quella più strana che ti è stata fatta da un ospite Forse quella più bella e più strana insieme è stata la richiesta di 1 coppia indiana. Mi chiesero di accomodarmi nel salotto della camera con loro per fargli compagnia. Mi trattarono come una nipote che va a trovare i nonni e mi regalarono un loro foulard. Era strano perché non erano repeat guests e di solito c’è una distanza da mantenere a rispetto della privacy dell’ospite, per la quale si cerca una connessione per mettersi al servizio senza entrare troppo nel loro spazio vitale. E’ stato comunque un momento che ricordo con affetto e che mi ha fatto capire quanto prendersi cura degli ospiti possa poi anche tornare indietro a livello umano in maniera molto genuina e profonda.
La parola ospite ha un significato duplice: è colui che ospita ma anche colui che è ospitato. Roberta Taiano sa fare ospitalità ma che tipo di ospite è quando va in vacanza?Sono molto abitudinaria nelle scelte perché ho bisogno di sentire il posto come mio più che andare alla scoperta. Tendo a scegliere posti poco affollati, dove è possibile rilassarsi e vivere di cose semplici – ho scelto di mettere la mia vita a disposizione del benessere altrui, e quando riesco a staccare ho bisogno di mettere il mondo in pausa per ricaricare un po’ la batteria!
Il 26 ottobre non è lontano: giorno di chiusura, di fine stagione. Di cose che vengono riposte, sigillate, in attesa di ciò che sarà, di un nuovo inizio, di ricominciare. Eppure con Armando Aristarco e Roberta Taiano più che di chiusura si può parlare di porte che si aprono: che siano del cuore o di una camera, non importa. Il risultato è lo stesso: emozione e passione, autentiche.
Fonte : PositanoNews.it