Melenzane al cioccolato , una tradizione fra Maiori ad Amalfi e Piano di Sorrento superbe quel del bar Romano a Meta

13 Agosto 2025

Melanzane al Cioccolato: tra devozione, storia e golosità in Costiera e in Penisola Sorrentina

Le Melanzane al Cioccolato sono uno dei dolci più curiosi e affascinanti della tradizione campana, simbolo di una fusione tra storia, religione e creatività culinaria. A Maiori sono legate indissolubilmente alla festa della Madonna Assunta, ma non mancano anche ad Amalfi e Atrani, mentre nella Penisola Sorrentina si preparano per la Madonna del Lauro a Metacelebri quelle del Bar Romano — e per San Michele a Piano di Sorrento.

Dal “malum insanum” al trionfo dolciario la riscoperta della melenzana

Nel Medioevo la melanzana, introdotta in Sicilia dagli arabi e poi diffusasi in tutta Italia, era ritenuta velenosa: veniva definita malum insanum, frutto insalubre. Fu solo nel XVI secolo, grazie ai carmelitani, che la viola solanacea venne “riabilitata” e introdotta anche nella cucina colta. Da allora conquistò la tavola italiana, specialmente nella versione salata della parmigiana, ma trovò anche spazi più audaci nelle cucine conventuali, vere officine di alta pasticceria.

In Costiera Amalfitana

La Melenzana al cioccolato è una tradizione Maiorese, e comunque legata alla Madonna Assunta di Maiori, sicuramente assente nella parte ovest della costiera amalfitana, parliamo di Positano e Praiano, o perlomeno solo importata, quindi è una tradizione che , per quanto riguarda la Divina, viene da li

C’è chi sostiene che siano stati i francescani di Atrani a sperimentare per primi le melanzane ricoperte da una salsa dolce e liquorosa, poi sostituita dal cioccolato, diffusa anche ad Amalfi. Ma è probabilmente da Tramonti, patria anche del concerto, che parte la tradizione poi diffusasi a Maiori.

La melenzana alla Cioccolata in Penisola Sorrentina

Meta è il paese dei “cannaruti”, e qui si parla della melenzana, ma anche della pera a cioccolato, secondo alcuni la ricetta proviene dalle monache di Santa Maria della Misericordia di Piano di Sorrento (oggi agostiniane). La leggenda narra che le suore, celebri pasticciere, portassero i loro dolci in vassoi neri decorati con fiori locali alle partorienti del paese. Un giorno, furono chiamate al Grand Hotel Cocumella di Sant’Agnello per nutrire la nipote dello zar Nicola II, inappetente dopo il parto. Alla vista delle melanzane al cioccolato con pan di Spagna, la giovane madre riprese forze e appetito. Però, salvo il bar San Giusto, che non c’è più, e Luciano Russo storico pasticciere delle Tre Arcate, la tradizione la vediamo forte in particolare a Meta.

Le due scuole: bollite o fritte

La ricetta originale sopravvissuta alla perdita di molti testi monastici — bruciati per contrasti con i bottegai locali — prevede di bollire le melanzane, raffreddarle, svuotarle e cospargerle di zucchero. Si riempiono con un composto di ricotta, zucchero, uova, burro, cioccolato grattugiato, amaretto, mandorle tritate, canditi, vanillina e cannella (con eventuale aggiunta della polpa ben strizzata). Si cuoce in forno a 180° per circa 30 minuti con acqua e zucchero, ricoprendo poi con una crema di latte, farina, cacao e un tocco di rum.

Fonte : PositanoNews.it

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