De Luca “chiude” le feste di Natale e Capodanno in Campania, ma i vaccini a…
De Luca “chiude” le feste di Natale e Capodanno in Campania, ma i vaccini a cosa sono serviti? Questa sera siamo stati a Ravello, Amalfi, Positano , oggi a Sorrento e Vico Equense, in tanti avevano organizzato cenoni e feste, seguendo le normative anti coronavirus Covid – 19 , con tanto di controllo di green pass, mascherina, distanziamento, un fulmine a ciel sereno questo venuto dalla cabina di regia di Napoli, stile De Luca, ma a differenza delle prime ondate c’è sconcerto, sgomento e anche rabbia, almeno in parte della Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina. Intanto la complicazione delle norme e il caricare sui comuni le responsabilità di evitare assembramenti, cosa che comporterà sicuramente l’annullamento di centinaia di eventi . Il giornale istituzione del Sud Italia, Il Mattino , pubblica un articolo a firma di Mariagiovanna Capone, sotto l’ordinanza.
La variante Omicron fa paura e il mondo si blinda. L’Italia osserva con attenzione la curva dei contagi (sotto i 100 i positivi da Omicron) ma ci si aspetta una nuova stretta per giovedì, quando Draghi presenzierà la cabina di regia. Il dpcm di Natale dovrebbe prevedere un’ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a chi ha maggiore contatto col pubblico, obbligo di mascherine all’aperto o la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati come le discoteche, ma potrebbero esserci anche misure restrittive su cene e feste di piazza. In Campania però si gioca d’anticipo, come al solito, e il governatore Vincenzo De Luca con l’ordinanza numero 28 decreta un giro di vite ancora più duro rispetto allo scorso anno, quando i contagi erano ben più bassi ma non avevamo i vaccini. Vietate immediatamente le feste in discoteche ma consentiti pranzi e cene, basta restare però al proprio posto con la mascherina quando non si sta mangiando. Se un hotel ha organizzato, quindi, una cena danzante per la notte di San Silvestro è fuorilegge e dovrà cambiare il programma, e un cliente non potrà accedere neanche al terrazzo panoramico per ammirare i fuochi d’artificio: seduti e composti senza l’euforia del nuovo anno, quindi. Tuttavia, se in un primo momento De Luca aveva annunciato il divieto anche a «feste al chiuso con particolare riferimento a feste scolastiche, feste di laurea, di compleanno e simili», nell’ordinanza pubblicata questa interdizione non è stata specificata, quindi teoricamente via libera alle feste private. Ma è probabile che sarà il governo che imporrà il limite numerico di persone all’interno di abitazioni private durante questo periodo di festa.
LA CURVA PREOCCUPA
Il Campania il numero dei casi positivi al Covid è ancora alto e aumenta l’indice di contagio. Nelle ultime 24 ore, secondo il Bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania sono 2.006 i positivi su 38.324 test esaminati. A destare preoccupazioni è un valore di Rt regionale pari a 1.08 calcolato alla settimana 6-12 dicembre e presente nel Report 83 del ministero della Salute, dove è pure presente il monito di una curva in aumento soprattutto per i giovani. Sulla piattaforma regionale Sinfonia viene confermato questo incremento dei contagi soprattutto nelle fasce d’età giovanili, con punte di incidenza particolarmente elevate (tra cui 346 per la fascia d’età 11-13 anni; 394,7 per la fascia 6-10 anni) e un incremento al 13 dicembre anche di 7 volte rispetto ai dati del 29 novembre.
I CONTROLLI
Partendo da questo rilievo, il governatore De Luca «in relazione alla crescita abnorme di contagi registrati nelle ultime tre settimane e segnalata dalle autorità sanitarie» ha disposto da ieri fino al primo gennaio «il divieto di svolgimento di feste ed eventi consimili in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Resta consentito il solo svolgimento di «pranzi e/o cene, nel rispetto dei protocolli vigenti, nonché di altri eventi esclusivamente in forma statica, con posti seduti e preassegnati e con obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento». Via libera a cene in hotel ma non alle «attività di ballo». De Luca striglia poi forze dell’ordine e polizie municipali affinché ci siano maggiori controlli e sanzioni per l’uso delle mascherine all’aperto e aggiorna l’ordinanza precedente, la numero 27, che vieta dal 23 dicembre al primo gennaio il consumo di cibo e bevande a esclusione di acqua chiarendo «negli spazi antistanti i bar e gli altri esercizi di ristorazione», e dalle 11 alle 5 anche nei giorni di festa, ma «non riguarda le strutture con modalità di vendita drive through, con sistema di ordine, pagamento e ritiro direttamente in macchina».
Fonte : PositanoNews.it