
Il calo dei turisti americani in Campania, in particolare nelle mete iconiche come Positano, Amalfi e Sorrento, era stato previsto già a inizio anno. Una tendenza che il nostro amico Marcello Coppola in Penisola Sorrentina aveva segnalato, e che trova conferma anche nei dati indiretti di piattaforme come Expedia e nei flussi dei voli transoceanici.
Oggi, infatti, si registra un arretramento del turismo statunitense stimato tra il 10 e il 15% in alcune aree, con conseguenze negative sugli affari di agenzie, strutture ricettive e attività commerciali locali.
Le cause del calo
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Fattori economici: l’inflazione e la minore disponibilità di spesa hanno inciso sulle scelte di viaggio degli americani.
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Instabilità globale: guerre e incertezze geopolitiche pesano sulle decisioni di spostarsi oltreoceano.
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Fine dell’era post-Covid: dopo il boom del turismo internazionale post-pandemia, si assiste a un naturale riallineamento con i flussi pre-2020.
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Cambiamento dei flussi turistici: diminuisce l’attenzione verso le città d’arte e aumenta l’interesse per borghi e località balneari alternative.
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Concorrenza di altre destinazioni: regioni come Puglia e Sicilia stanno guadagnando terreno, intercettando parte della domanda internazionale.
Gli impatti in Campania
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Calo degli affari: a Sorrento e in Costiera Amalfitana le attività commerciali registrano un sensibile calo di fatturato.
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Diminuzione delle prenotazioni: alberghi e agenzie di viaggio segnalano una flessione nei numeri rispetto allo stesso periodo del 2023.
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Cambio di abitudini: si nota uno spostamento delle prenotazioni verso i mesi autunnali, soprattutto settembre e ottobre, mesi in cui la stagione potrebbe trovare una boccata d’ossigeno.
Conseguenze e prospettive
Il settore turistico campano, seppur ancora competitivo e relativamente economico rispetto ad altre mete internazionali, guarda con preoccupazione al calo delle presenze americane, da sempre tra le più redditizie per la destinazione.
Tuttavia, non mancano spiragli di ottimismo: già da settembre si osserva una crescita dei turisti provenienti dal Sud America e dall’Est Europa, mercati emergenti che stanno in parte compensando la flessione statunitense.
La sfida per la Campania sarà quella di diversificare i flussi, migliorare la qualità dell’offerta e consolidare i mercati alternativi, senza rinunciare al tradizionale legame con gli Stati Uniti, da sempre innamorati della Costiera Amalfitana e di Sorrento.
Fonte : PositanoNews.it