FRESCO DI STAMPA. Vescovi e Arcivescovi della diocesi sorrentina in epoca medievale di Sepe

5 Dicembre 2025

Giovedì 11 Dicembre: Un Viaggio nella Storia della Diocesi Sorrentina

Francesco Sepe e l’Archeoclub presentano il volume sui Vescovi, frutto di anni di ricerca negli Archivi Vaticani

Sorrento, 4 dicembre 2025 – Un appuntamento imperdibile per gli amanti della storia locale e delle radici culturali della Penisola Sorrentina: Giovedì 11 dicembre, alle ore 18:30, la Sala Tomista del Palazzo Episcopale di Sorrento ospiterà la presentazione del nuovo volume di Francesco Sepe, intitolato “Vescovi e Arcivescovi della Diocesi Sorrentina in Epoca Medievale“.

Frutto di anni di meticolosa e appassionata ricerca, in particolare negli archivi Vaticani, il lavoro di Sepe getta nuova luce sulle figure che hanno guidato spiritualmente la Diocesi di Sorrento durante il Medioevo, un’epoca cruciale per la formazione dell’identità territoriale.

L’evento è promosso dall’Archeoclub d’Italia – sede di Massa Lubrense in collaborazione con l’editore Eidos – Castellammare di Stabia.


🗣Il programma e gli interventi

La serata si aprirà con i saluti istituzionali di Stefano Ruocco, Presidente dell’Archeoclub.

Seguiranno gli interventi dei relatori:

  • Domenico Camardo, Archeologo

  • Salvatore Ferraro, Accademico Pontaniano

A moderare e coordinare l’incontro sarà Valerio Terrecuso, garantendo una discussione approfondita e stimolante.

Il momento centrale vedrà il dialogo tra l’Autore, Francesco Sepe, e Gennaro Galano, che esploreranno i contenuti e le scoperte salienti del volume.

A concludere la presentazione sarà la prestigiosa presenza dell’Arcivescovo, Monsignor Francesco Alfano.

L’Archeoclub d’Italia e l’intera comunità invitano caldamente studiosi, appassionati e cittadini a partecipare a questa importante occasione di riscoperta del proprio patrimonio storico-religioso.




Generico dicembre 2025


Viaggio nella Storia Sacra della Penisola Sorrentina: in anteprima il nuovo libro di Francesco Sepe

“Vescovi e Arcivescovi della Diocesi Sorrentina in Epoca Medievale” edito da EIDOS Nicola Longobardi, un’opera imprescindibile con la prefazione del Prof. Salvatore Ferraro.

Siamo lieti di annunciare in anteprima assoluta l’imminente uscita di un’opera storiografica di eccezionale rilievo per la conoscenza del patrimonio ecclesiastico e culturale della Campania: “Vescovi e Arcivescovi della Diocesi Sorrentina in Epoca Medievale” del noto studioso Francesco Sepe.

Il volume, edito dalla casa editrice EIDOS Nicola Longobardi, si preannuncia come uno strumento fondamentale per ricostruire la linea di successione episcopale e l’influenza della Diocesi Sorrentina nel panorama religioso e politico del Medioevo. L’importanza del lavoro è sottolineata dalla prestigiosa prefazione curata dal Prof. Salvatore Ferraro, che ne attesta il rigore scientifico e il valore storico.

A catturare immediatamente l’attenzione è l’immagine riprodotta in copertina, un dettaglio di profondo significato storico-artistico: il Cristo in Mandorla affiancato a sinistra dal Diacono che offre il rotolo dell’Exultet. Questa magnifica illustrazione non è un’opera qualsiasi, ma è tratta dall’Exultet di Sorrento, un prezioso manoscritto liturgico miniato, oggi custodito presso l’Abbazia di Montecassino. La scelta iconografica simboleggia il legame indissolubile tra la spiritualità, l’arte sacra e la storia della Diocesi, di cui il libro di Sepe si propone di svelare i secoli più intensi e meno indagati.

L’opera di Francesco Sepe promette di fare luce su figure chiave e momenti cruciali della Chiesa Sorrentina in un’epoca di grandi trasformazioni, offrendo al lettore, che sia studioso o semplice appassionato, una prospettiva ricca di dettagli e documentazione inedita sulla vita e l’operato dei presuli che hanno guidato la comunità fedele di Sorrento durante il Medioevo.

Non resta che attendere l’uscita in libreria per immergersi in questo affascinante viaggio nella storia sacra e civile della Penisola Sorrentina. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della storia locale e dell’erudizione ecclesiastica.

dal libro:

FRANCESCO SEPE   Vescovi e Arcivescovi della diocesi sorrentina in epoca medievale 

EIDOS-ARCHEOCLUB  D’ITALIA, SEDE DI MASSA LUBRENSE 2025
Mi corre l’obbligo di esprimere viva gratitudine agli amici di Massa Lubrense, ed in particolare a Stefano Ruocco, infaticabile promotore di iniziative culturali nella Terra delle Sirene, che ha voluto affidarmi la revisione generale e de-finitiva della magistrale opera di Franz Sepe sulla Chiesa sorrentina.
È giunta finalmente al termine e sta per essere pubblicata una lunga, meticolosa ed avvincente ricerca, condotta, per oltre 20 anni, dallo studioso sorrentino Franz Sepe sulla diocesi sorrentina in epoca medievale grazie alla consultazione dell’Archivio Apostolico Vaticano (AAV) ed anche di altri archivi italiani e stranieri.
L’autore, nell’esaminare nel 2000 l’opera di Stefano Ruocco e Giuseppe Esposito su La Lobra – culla della città di Massa Lubrense, pur dopo il pregevole studio di Riccardo Filangieri del 1910, notava che presentava ancora una crono-tassi incerta e lacunosa; purtroppo anche le altre diocesi viciniori (di Castellammare di Stabia, Vico Equense e Sorren-to) motravano analoghi problemi almeno fino all’età medievale.
Molteplici studiosi laici o religiosi avevano fornito approfondimenti su singoli vescovi o arcivescovi della Penisola Sorrentina, apportando nuovi dati sulla loro provenienza, sul periodo del loro episcopato, sull’eventuale trasferimento in altre diocesi (specialmente al Sud) e così via. Finora si avevano a disposizione alcune opere per le singole diocesi:
– Per Castellammare di Stabia il compianto Giovanni Celoro Parascandolo pubblicò, anche con la mia collaborazione, due volumi sul vescovi e la Chiesa stabiana (Dalle origini al 1800 e dal 1800 al 1997);

-Per Vico Equense il rev don Antonino Trombetta diede alle stampe nel 1967 (e poi un’edizione corretta e aggiornata nel 1997) Vico Equense e il suo territorio

-Per Sorrento si faceva ricorso all’insuperabile e preziosa opera dell’insigne archivista napoletano/sorrentino Bartolommeo Capasso (Memorie storiche della chiesa sorrentina, 1854), a cui faceva seguito (nel 1991) una necessaria integrazione degli arcivescovi successivi di Pasquale Ferraiuolo.
Difficile risultava allo scrupoloso ricercatore F. Sepe esplorare la storia religiosa del primo millennio della diocesi sorrentina, in quanto inevitabile era la carenza di fonti archivistiche vaticane. Per quei tempijavevano a disposizione un modesto archivio legato agli spostamenti del Papa e quindi soggetto a dispersioni di documenti, a lacune, danneggiamen-ti, incuria o a fenomeni di diversa natura.
Il diffondersi del Cristianesimo nei primi secoli è certamente avvenuto, come risulta in particolare a Castellammare di Stabia, dove fu rinvenuta sotto l’attuale cattedrale un’area christianorum con interessanti testimonianze archeologiche ed epigrafiche. Tra 500 e 600 tramandano i nomi di vari vescovi avvolti nella leggenda: per Sorrento si citano nel V secolo S. Renato e S. Valerio, Costanzo, Rosario e Giovanni; per Castellammare di Stabia Urso e S. Catello (attivo nel VI secolo). Bisognerà attendere l’inizio della dinastia angioina nel 1266, perchè si inizi una regolare documentazione archivistica per la nostra diocesi, ma dopo pochi anni (nel 1305) avverrà lo spostamento della Santa Sede ad Avignone.
Il Papa rientrerà a Roma nel 1377. Qui rimasero fino al 1797, quando avvenne il saccheggio delle carte vaticane, che fu-rono trasferite a Parigi e solo nel 1817 furono restituite al Vaticano non senza ingenti perdite. Queste ed altre indicazioni successive spiegano l’ingente ricerca che F. Sepe ha dovuto affrontare nel corso di 20 anni per recuperare documenti riguardanti la Penisola Sorrentina (e la relativa diocesi). Un aiuto prezioso gli è stato fornito dall’archivio del Prefetto Giuseppe Garampi (1751-1772), che, consultando le carte vaticane, redasse numerose schede su ogni documento, che vennero raccolte in 125 imponenti volumi (più di 800.000 schede), una base fondamentale tuttora valida e familiare per lo studio del Medioevo e dell’età moderna. Se all’Archivio Apostolico Vaticano (AAV) ed allo schedario Garampi (utile per il recupero di documenti scomparsi, sottratti, danneggiati e talvolta rubati) si aggiungano altri fondi archivistici ita-liani (in particolare a Napoli) o stranieri, possiamo renderci conto dell’enorme ricerca che F. Sepe ha dovuto affrontare ber ricostruire la storia religiosa e dei relativi vescovi ed arcivescovi della Penisola Sorrentina. Tutti i dati emersi sono stati non solo raccolti unitariamente per ampi periodi storici, ma collocati necessariamente nella storia civile e religiosa dell’Italia e dell’Europa, specialmente nel periodo particolarmente travagliato dei tre Scismi, che imperversarono e tur-barono le vicende civili e religiose dell’epoca.

Il lavoro che ora vede la luce apporta notevoli contributi non solo alla cronotassi più corre a fornisce nuovi dati sull’episcopato meridionale. Bisogna ricordare che alcune sedi erano poco ambite dai vesovi, perché il contributo ricevuto era modesto ed all’atto della nomina o in seguito bisognava pagare alla Santa Sede una tassa (servitium commune) o dall’interessato o da/suo intermediario (talora anche da un Istituto bancario). I registri delle Obligationes et Solutiones hanno permesso di conoscere molte notizie sulla vita dei singoli Prelati. Dopo alcuni mesi i vescovi chiedevano alla Santa Sede di ampliare le loro risorse economiche col farsi accordare la gestione di alcune abbazie (vedi San Renato a Sorrento o San Pietro a Crapolla), ma spesso desideravano essere trasferiti in sedi più ricche. I Vescovi di Massa Lubrense e Vico Equense ricevevano appena 33,5 fiorini d’oro, di Castellammare 60 fiorini, di Sorrento 150 fiorini.
Dopo i saluti dell’Arcivescovo Francesco Alfano, dell’Archeoclub di Massa Lubrense, che ha promosso la pubblicazione di quest’opera, dopo una premessa di Domenico Camardo e di una introduzione dell’autore, l’opera è stata suddivisa in sette capitoli:
1) Della nascita e costruzione del Vescovato surrentino;
2) Del passaggio del Vescovato surrentino alla Metropolia;
3) Della Chiesa surrentina tra guelfi e ghibellini;
4) Della perdita della libertà del Capitolo surrentino;
5) Della Chiesa surrentina nella bufera dello Scisma;
6) Delle peripezie dei Vescovi surrentini tra i concili di Pisa e di Costanza;
7) Dell’entrata della Chiesa surrentina nell’età moderna.
Nella parte finale F. Sepe ha inserito le concordanze dei documenti utilizzati, l’indice dei nomi di persona e dei luoghi, la bibliografia e le sequenze episcopali della Provincia ecclesiastica sorrentina.
In quest’opera vivamente attesa dalla comunità locale e dagli studiosi italiani e stranieri, si propongono alla nostra at tenzione non solo i vescovi e gli arcivescovi del territorio sorrentino e del Mezzogiorno, ma anche Papi, cardinali, impe-ratori, re e regine, abati, priori, rettori di chiese, aristocratici e plebei, canonici e monache, che hanno operato nell’intero territorio o altrove. Non mancano notizie riguardanti i beni culturali, le opere d’arte, lo stato degli edifici sacri, l’acquisto di arredi religiosi, le donazioni e molteplici sono le indicazioni ti toponimi locali, non sempre facilmente comprensibili Il volume è arricchito da una preziosa documentazione artisticale religiosa.
Da ora in poi la storia della diocesi sorrentina in epoca moderna va completamente rivisitata, corretta ed integrata grazie alle meticolose, robuste ed avvincenti ricerche di Franz Sepe, e ci auguriamo che possa dedicare un secondo vo lume sino all’età contemporanea. salvatore ferraro




Generico ottobre 2025


Fonte : PositanoNews.it

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