A Giancarlo Siani sono dedicati innumerevoli strade, piazze e Istituti scolastici nella provincia di Napoli…
A Giancarlo Siani sono dedicati innumerevoli strade, piazze e Istituti scolastici nella provincia di Napoli – come l’ISIS di Casalnuovo di Napoli, l’ITC Giancarlo Siani di Napoli a Pietravalle, il Liceo Scientifico Statale di Aversa – e in tutta Italia. Il comune di Vico Equense, con l’alberghiero De Gennaro, non poteva non ricordare una figura talmente rilevante. I ragazzi del De Gennaro – scrive Sorrentopress – hanno potuto ascoltare le testimonianze del direttore de Il Mattino, Federico Monga e della capo redattrice del quotidiano partenopeo, Marilicia Salvia. Con loro anche l’ex capo redattore, Antonino Pane, che ha lavorato a stretto contatto con Siani nella redazione stabiese de Il Mattino. Presenti all’incontro, moderato dalla giornalista Ilenia De Rosa, anche il maggiore Ivan Iannucci, comandante della compagnia dei carabinieri di Sorrento ed il sindaco di Vico Equense, Peppe Aiello. In una delle sue inchieste più celebri, il giornalista simbolo della lotta alla criminalità organizzata Giancarlo Siani, denuncia le connivenze tra la mafia siciliana di “Cosa nostra” e la famiglia dei Nuvoletta, ipotizzando altresì l’accordo con il clan Bardellino della “Nuova famiglia” per detronizzare il boss Valentino Gionta, allo scopo di porre fine alla lotta tra le famiglie appartenenti alla camorra partenopea. Tuttavia, la pubblicazione dell’inchiesta a seguito dell’arresto di Gionta suscitò l’ira dei Nuvoletta poiché rivelò al pubblico la loro “soffiata” alle Forze di Polizia, in contrasto al “codice tradizionale” delle organizzazioni di stampo mafioso. Una sera del 23 settembre 1985, un commando di killer sopraggiunse nei pressi dell’abitazione di Giancarlo Siani; al momento in cui il giornalista fece ritorno a casa, a bordo della propria Citroen Mehari, i sicari fecero fuoco attingendolo più volte al volto.
Fonte : PositanoNews.it