
Il Provolone del Monaco DOP, formaggio stagionato vanto della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari, continua la sua ascesa inarrestabile nel panorama caseario globale. Non solo un prodotto d’eccellenza, ma una vera e propria identità territoriale che si rinnova e si racconta, come emerso durante un incontro tenutosi presso la tenuta vinicola Abbazia di Crapolla con Giosuè De Simone, Presidente del Consorzio.
Il formaggio è balzato al 21° posto nella prestigiosa classifica “100 best cheeses in the world” 2023-2024 stilata da “Taste Atlas”, l’atlante on line del cibo mondiale, migliorando notevolmente la posizione (41° posto) occupata meno di un anno fa. Un risultato che, come sottolineato dal Presidente De Simone, inorgoglisce l’intera filiera.
“Sono bastati dieci mesi di lavoro intenso a regalarci questa grande soddisfazione,” commentano congiuntamente il Presidente Giosuè De Simone e il direttore scientifico Vincenzo Peretti. “Un risultato che vogliamo condividere con i nostri allevatori e con i nostri caseifici che quotidianamente lavorano con impegno per rendere il Provolone del Monaco DOP sempre più appetibile per i consumatori.” Il rating raggiunto di 4.50 punti dimostra la vicinanza alla top ten, un obiettivo sempre più tangibile per il Consorzio.
Da Formaggio a Romanzo: Il “Matrimonio” con Napoli
Il Presidente De Simone ha voluto evidenziare come l’impegno del Consorzio vada oltre la semplice produzione. “Questo era, diciamo così, il fiore all’occhiello che abbiamo voluto mettere in questo prodotto,” ha spiegato De Simone, riferendosi al nome evocativo che lega il formaggio al territorio. “Il nome ‘Provolone del Monaco’ già dice tutto. Ci sta una tradizione, ci sta una cultura che racchiude tutti i territori della Penisola Sorrentina e Monti Lattari.”
Una tradizione che, per volontà del Consorzio, è stata trasformata in narrazione. “Il nostro direttore, professor Peretti, ha voluto trasformarlo in romanzo,” rivela il Presidente. Il testo, intitolato La moglie del Provolone del Monaco descrive la storia e l’origine del formaggio, in particolare il legame storico tra i casari della Penisola Sorrentina che si recavano a Napoli per vendere il loro prodotto, un “connubio” che unisce la periferia al centro città.
Un Territorio di Eccellenze in Crescita
La soddisfazione del Presidente De Simone è palpabile e si estende all’esaltazione dell’intero territorio, di cui il Provolone del Monaco è la punta di diamante. “C’abbiamo un territorio straordinario, un prodotto eccezionale e vogliamo far esaltare tutti i prodotti di questo territorio,” ha affermato.
Accanto al formaggio, De Simone cita altre eccellenze locali, come l’uva di Sabato (vitigno autoctono, di cui possiede un’azienda agricola) il cui riconoscimento è stato ottenuto grazie al suo impegno con la Regione, e la pizza a Vico Equense. “L’impegno portato col Provolone del Monaco… sono soddisfatto per il territorio, per esaltare il territorio,” ha concluso, riconoscendo l’importanza che queste eccellenze si trasformino in una vera e propria identità per i comuni della zona.
Il 2023 è stato un anno di risultati concreti per il Consorzio, con i numeri di produzione che hanno superato i duecentomila chilogrammi. Con l’avvio del progetto di internazionalizzazione “Lost-Eu”, il Provolone del Monaco DOP si prepara a un 2026 altrettanto ambizioso, con l’ingresso ufficiale nel mercato della Germania e successivamente in quello svedese, portando un pezzo di storia e sapore campano sulle tavole di tutto il mondo.
Fonte : PositanoNews.it