
Positano, la tradizione gastronomica del 15 agosto: pane e melone. Ogni festività religiosa porta con…
Positano, la tradizione gastronomica del 15 agosto: pane e melone.
Ogni festività religiosa porta con sé anche una ricetta culinaria o una tradizione popolare. Analizziamo quella di Ferragosto. In questi giorni di celebrazione dell’Assunzione della Madonna si è soliti mangiare come piatto tipico la parmigiana di melanzane. Ma c’è un’altra tradizione che si rispetta: il pane e melone. Da dove deriva tale tradizione?
In Campania nel Medioevo, il 15 agosto, i monaci erano soliti fare penitenza ,cibandosi solo di pane e acqua, dal momento che era un giorno di particolare meditazione e di profonda riflessione sull’Ascensione di Maria al cielo, quale mistero della fede. Con il passare del tempo, però, e questa deve essere storia recente, ci siamo addolciti la vita sostituendo all’acqua “o melon ‘e acqua“, ossia l’anguria.
Perchè da sempre, in particolare, i Positanesi tengono particolarmente a questa tradizione?
Perchè i monaci dell’Abbazia di San Vito , con molta probabilità, dovettero trasmettere questo regime alimentare , quasi di stampo militare, proprio di questi giorni, alla popolazione. Questo ragionamento trova il suo fondamento nel fatto che la tradizione del pane e melone, all’epoca ancora pane e acqua, più che propriamente campana è tipicamente cilentana. E infatti è secolare il legame tra Positano e l’antica Posidonia, ossia Paestum.
Secondo la storia, Positano fu fondata da alcuni profughi pestani, scampati alla furia saracena, dopo la conquista della loro città nel X secolo. E ancora oggi riecheggia a Positano il ricordo delle nostre origini medievali, quando rimembriamo alcuni toponimi, come Pestella, ossia Piccola Paestum, e Nocella o Nocelle, che vuol dire in latino nova cella, ossia nuova casa, riferito al fatto che i primi profughi pestani si rifugiarono nella zona alta del paese.
Un altro aneddoto medievale: si racconta anche che ai i tempi delle Crociate, o meglio durante la conquista dei territori della Terra Santa da parte di Saladino, i Saraceni, inspiegabilmente, proprio in questo giorno, si prostrarono a terra in segno di riverenza a Maria e si cibarono di pane e acqua, ricordando il momento del suo transito dalla terra al cielo.
Fonte : PositanoNews.it