La gioia degli chef: la cucina italiana è Patrimonio dell’Umanità

10 Dicembre 2025

È ufficiale: la cucina italiana entra a far parte del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. La notizia, annunciata dall’assemblea dell’Unesco in corso a Nuova Delhi, è stata accolta con entusiasmo dai grandi protagonisti della gastronomia italiana.

“L’ho sempre sostenuto: la cucina italiana è unica al mondo nel suo genere. Non è solo un insieme di piatti o ricette, ma un rito d’amore, un linguaggio fatto di gesti, di profumi e sapori che tengono unito un Paese intero”, ha dichiarato lo chef Massimo Bottura, tra i più celebri ambasciatori del gusto italiano. Ma con lui anche i nostri chef come Gennarino Esposito ( con lui nella foto) da Vico Equense a Massa Lubrense, in particolare la Penisola sorrentina e in generale la Campania e Napoli, con il Cilento dove è nata ed è stata studiata anche la dieta Mediterranea, hanno da gioire per una consacrazione che per noi di Positanonews era scontata.

“Attorno a una tavola apparecchiata l’Italia si riconosce: lì si condividono sogni, si litiga, si fa pace, si tramandano memorie. Lo spiegai all’apertura del Refettorio di Parigi: per noi non è solo nutrirsi, è prendersi cura dei familiari, degli amici, dei nostri ospiti nei ristoranti o nei Refettori”, ha aggiunto Bottura.

Ogni regione italiana custodisce una propria grammatica del gusto, fatta di mani, sapienza e tempo: “Un modo diverso di unire la farina all’acqua, l’olio alla luce, il tempo alla pazienza. In questa biodiversità di paesaggi, culture e tradizioni sta la nostra vera ricchezza”, ha spiegato lo chef.

Secondo Bottura, la cucina italiana rappresenta un patrimonio vivente, costruito giorno dopo giorno da milioni di contadini, casari, allevatori, artigiani e cuochi. “Riconoscerla come Patrimonio dell’Umanità significa riconoscere la sua forza nel creare legami, costruire comunità e restituire dignità. Quando il gusto incontra la memoria non è più solo cucina: è cultura, è l’Italia che ogni giorno si rinnova cucinando per amore”, ha concluso.

Bottura ha voluto ringraziare in particolare Maddalena Fossati, che ha sostenuto la candidatura, i ministri Lollobrigida e Giuli, e il sottosegretario Gianmarco Mazzi, definito “una forza della natura”.


La cucina italiana vale 251 miliardi

Secondo Coldiretti, sulla base dei dati Deloitte Foodservice Market Monitor 2025, la cucina italiana vale oggi 251 miliardi di euro, con una crescita del +5% rispetto all’anno precedente. I mercati più importanti restano Stati Uniti e Cina, che insieme assorbono oltre il 65% dei consumi globali di prodotti italiani.

Il riconoscimento dell’Unesco aiuta anche a combattere il fenomeno dell’“italian sounding”, con oltre un italiano su due (53%) che denuncia di ritrovarsi all’estero a tavola pietanze e prodotti “taroccati”, privi di autentica tradizione italiana.

Per valorizzare il risultato, Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica hanno promosso la nascita dell’Accademia della cultura enogastronomica italiana, un progetto dedicato alla formazione dei giovani professionisti del settore e al supporto delle reti di promozione internazionale del Made in Italy. Partner del progetto sono anche la World Farmers Markets Coalition, la Fondazione Evoschool e la piattaforma “I love Italian food”, che conta circa 25.000 contatti tra professionisti del cibo e influencer.


Slow Food: un riconoscimento alla biodiversità e all’artigianalità

“Oggi la cucina italiana diventa patrimonio Unesco. Questo riconoscimento valorizza anche la straordinaria biodiversità alla base della nostra cucina”, ha dichiarato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

“È un riconoscimento all’artigianalità di contadine e contadini, cuoche e cuochi che con competenza e creatività hanno reso possibili ricette conosciute in tutto il mondo. Continueremo a raccontarle, tutelarle e valorizzarle”, ha aggiunto Nappini.


La pasta e altri simboli del Made in Italy

Secondo Unionfood, la pasta rimane l’alimento più rappresentativo per 8 italiani su 10 ed è ambasciatrice dell’italianità per il 96,6%, con un consumo di 23,3 kg pro capite l’anno. Anche il caffè conferma il suo ruolo sociale, con 7 italiani su 10 che lo bevono quotidianamente.

Tra i prodotti dolciari, il panettone e il pandoro raggiungono le 90.000 tonnellate prodotte, mentre il gelato supera le 3,3 miliardi di porzioni. La produzione di cacao e cioccolato ha registrato un incremento del +4,9% nelle esportazioni, a conferma di una crescente richiesta internazionale.

I prodotti da forno e ortofrutticoli trasformati, insieme a surgelati e preparazioni vegetali, continuano a rappresentare un segmento di eccellenza del Made in Italy, combinando tradizione e innovazione.


La cucina italiana, oggi più che mai, non è solo cibo: è storia, cultura e comunità, un patrimonio vivente che unisce il Paese e conquista il mondo.

Fonte : PositanoNews.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
powered by SirenumLandCommunication P.IVA 05464860658 - info@sirenumlandcommunication.it
Close