
Mercogliano (AV) – L’Irpinia non smette mai di sorprendere gli amanti del buon cibo e del buon vino, e nel cuore del suo tessuto storico si nasconde una vera gemma. Stiamo parlando dell’Osteria I Santi a Mercogliano, un indirizzo che tradisce la fretta della modernità, proponendo un’esperienza gastronomica intima, autentica e profondamente radicata nel territorio.
Per raggiungerla, si compie un piccolo atto di fede: l’auto si ferma in piazza, e si prosegue a piedi, salendo i gradini che conducono nel cuore del centro storico. Un piccolo sforzo che prelude a una grande ricompensa.
Quando il Menù non si Legge, ma si Ascolta
Ciò che rende subito unica l’Osteria I Santi è la filosofia del suo patron, che è anche lo Chef: qui non troverete un menù scritto. Ogni piatto, ogni ingrediente, ogni storia che li circonda viene accuratamente decantata alla clientela dallo chef in persona. È un rito, una narrazione che prepara il palato e la mente, trasformando la cena in un momento di ascolto e di scoperta. L’assenza della carta è un atto di fiducia nella materia prima e nell’estro del cuoco, un inno alla stagionalità che cambia di giorno in giorno.
Fusilli all’Avellinese: Quando il Fiano Incontra il Guanciale
Tra le creazioni più audaci e riuscite della casa, un primo piatto merita un plauso speciale per la sua capacità di parlare avellinese in modo sublime: il Fusillo Avellinese cotto nel Fiano.
Questo non è un semplice condimento, ma una vera e propria immersione nella cultura enogastronomica locale. Il procedimento vede il Fiano, uno dei bianchi più nobili d’Irpinia, utilizzato come base di cottura – la sua naturale evaporazione cede al fusillo aromi inebrianti e una delicata acidità. L’esplosione di sapore è garantita dall’incontro con la dolcezza della Cipolla Ramata di Montoro, il carattere sapido del Guanciale e la complessità aromatica del Cacioavallo Podolico. La maestria dello chef si rivela nella scelta di eliminare l’olio, completando il piatto con una cipollina disidratata croccante che dona un contrasto di texture indimenticabile. Un piatto bellissimo, profumatissimo, un inno alla semplicità complessa.
L’Omaggio al Bosco: Cavatello, Porcini e Tartufo Estivo
Ma il viaggio nei sapori irpini non si ferma qui. L’altro capolavoro degustato è il Cavatello fatto a mano con farina di Gran Saragolla, un cereale antico che dona rusticità e struttura. Questo cavatello fa da palcoscenico a un duo boschivo di grande eleganza: i Porcini freschi irpini e il Tartufo estivo.
In questo periodo, lo chef lavora il Tuber aestivum, noto per il suo profumo più delicato e non invasivo, che si sposa alla perfezione con il porcino. Il risultato è un piatto che evoca la passeggiata nel bosco dopo la pioggia, equilibrato e profondamente territoriale.
L’Osteria I Santi di Mercogliano non è solo un luogo dove mangiare; è un’esperienza sensoriale che celebra con onore e innovazione la ricchezza della terra campana. Un’autentica tappa obbligata per chi cerca l’anima vera dell’Irpinia in tavola.
Auguri e complimenti allo Chef per la sua splendida arte del racconto e della cucina!
Fonte : PositanoNews.it