
Una storia di valorizzazione, comunità e buon gusto prende forma grazie all’incontro tra i piccoli produttori e la visione di persone come Antonella, la cui suggestione di aggiungere l’ingrediente della “valorizzazione” ha dato vita a una ricetta speciale.
L’iniziativa, nata da un dialogo corale tra “persone belle” che hanno a cuore la bellezza, il buon gusto e la valorizzazione del territorio, ha trovato in Mimmo De Gregorio, eccellente chef dei Cuori dell’Alleanza (Slow Food), un immediato e convinto sostenitore. Mimmo ha subito colto l’importanza di fare “comunità” accogliendo il suggerimento di Antonella.
Melograno: Tra Scienza e Agricoltura Naturale
Mimmo De Gregorio, chef del ristorante Lo Stuzzichino, ha condiviso la sua profonda passione per il melograno, un frutto non solo affascinante, ma supportato da molte pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano le proprietà benefiche:
- Azione Antiossidante e Antinfiammatoria: Riconosciute e studiate per i loro effetti sulla salute.
- Proprietà Anticancerogene: Oggetto di studi clinici in corso.
La sua ricerca della qualità lo ha portato a recuperare direttamente dai terreni di famiglia alcuni ecotipi di melograno, ovvero varietà locali adattate al territorio, diverse da quelle commerciali. Questo aspetto è cruciale:
“Il discorso degli ecotipi è molto importante perché essendo piante proprio adattate al territorio non hanno bisogno di trattamenti… Io non faccio nessun trattamento chimico e nessuna concimazione.”
Mimmo adotta infatti un tipo di agricoltura definita agroforestale o naturale, dove le piante coltivate sono integrate con altre specie (anche forestali e officinali), creando un ecosistema che le preserva in modo naturale da malattie e parassiti.
Le Eccellenze del Territorio: Granato e Roce
Il frutto della sua dedizione è il recupero di due specifici ecotipi della sua zona:
- Granato di Aiello del Sabato
- Roce di Aiello del Sabato
Queste varietà locali, come ha spiegato Mimmo, producono frutti dolci, di buona qualità e particolarmente adatti alla trasformazione.
L’Arte di Aprire il Melograno: Consigli dello Chef
Mimmo ha anche illustrato, con l’aiuto di Giampaolo (che successivamente avrebbe parlato della conservazione del melograno, probabilmente Giampaolo Favorito dell’azienda Giovomel di Aiello del Sabato, noto per il recupero di questi ecotipi), la tecnica per aprire il frutto in modo semplice e pulito:
- Si toglie la parte superiore (il “ciuffo”) che corrisponde alla corolla del fiore.
- Si taglia in corrispondenza delle divisioni (spicchi) già presenti all’interno del frutto.
- In questo modo, come una sorta di arancia, non si perde neanche un goccio di succo e gli spicchi si separano facilmente.
Infine, un prezioso consiglio anti-spreco, in linea con la filosofia della valorizzazione: la buccia del melograno può essere utilizzata. In una ricetta è stata mostrata la preparazione di una sorta di mela cotta: si apre solo la parte alta, si aggiunge zucchero, si inforna a 140-160° e si ottiene un “prodotto unico e sostenibile”.
L’incontro si è concluso con l’entusiasmo dei partecipanti e un applauso, a testimonianza del successo di questa “ricetta” fatta di prodotti eccellenti, rispetto per la terra e, soprattutto, spirito di comunità.

Fonte : PositanoNews.it


