Sorrento (NA) “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì…
Sorrento (NA) “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio”, a scriverlo è Jorge Luis Borges, uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo, porteños come Diego Armando Maradona, come la signora Silvana Garcia e suo marito Blas Francisco che ieri ci hanno accolto nel nuovo ristorante argentino, che da alcune settimane hanno inaugurato in Piazza Angelina Lauro a Sorrento: Buenos Aires Restaurant. L’incontro è nato grazie ad una dritta dell’amico Nico Taminto, pittore gragnanese raffinato e soprattutto dal sangue azzurro che nel ristorante esporrà, per alcuni giorni, una delle sue tele più famose, quella dedicata al Pibe de Oro, opera che Nico ha realizzato di getto subito dopo aver appreso della morte di Diego (25 novembre 2020 N.d.A.) pittura che riporta in calce la dedica a Tommaso Starace, storico magazziniere della SSC Napoli e amico personale del campione argentino. Un quadro che racconta la parabola di un uomo che, lo abbiate amato o meno, ha segnato un’epoca. Diego incarnerà per sempre il bambino descritto da Borges, icona che sottolinea anche la fragilità che è parte di ogni uomo e che non tutti sanno gestire. L’azzurro che domina il quadro è un inno all’Argentina, la pennellata decisa e netta invece ci ricorda che Taminto è stato alunno di Armando De Stefano (1926 – 2021), uno dei grandi interpreti dell’Espressionismo materico e astratto contemporaneo. La signora Silvana Garcia, che da trentasette anni risiede in Italia, incantata come noi davanti all’opera di Taminto, pesca nella memoria i ricordi condivisi con Diego, che viveva a pochi passi da casa di suo marito e ogni mattina si recava ad allenarsi nella squadra dell’Argentinos Juniors (1970 – 1981). Diego Armando Maradona, infatti, è stato, anzi è El Semillero, ma questa è cultura futbolistica che lasciamo alla penna di Federico Buffa. Torniamo ai ricordi della signora Garcia all’idillio di Diego con Claudia Villafañe, il suo primo amore, unione importante e complessa come lo sono tutti gli amori; oggi (14 febbraio N.d.A.) si celebra San Valentino, mentre ascolto di quei giorni felici di Diego e Claudia, lo sguardo dal “Pibe” scivola sul busto, sistemato a poca distanza, di Astor Piazzolla, beh una cena a base di carne argentina con le musiche di Piazzolla a fare da colonna sonora è un’esperienza intrigante: la carne sulla brace profuma scriveva Anaïs Nin. Si dice che fu Juan de Garay, fondatore della capitale Buenos Aires, a liberare oltre cinquecento capi di bestiame nella Pampa argentina, poco a poco gli animali finirono per stanziarsi nelle attuali province centro-meridionali del Paese, rasentando i circa 40 milioni di capi nei secoli successivi. La signora Silvana Garcia tiene a sottolineare che nel suo Paese resta ancora, questo rispetto verso gli animali, che continuano a godere del pascolo libero e di una fine dignitosa, le razze Aberdeen Angus, Hereford, la Charolais e la Shorthorn Slaughter sono le migliori al mondo e la loro carne arriva in Europa grazie a una piattaforma che serve tutti i ristoranti argentini in modo da garantire un prodotto eccellente e di qualità alla clientela. Non rimane dunque che accomodarsi e scegliere dal menù, un’occhiata al dipinto di Taminto, nella playlist “Balada Para un Loco” di Astor Piazzolla, brano rigorosamente interpretato da Roberto Goyeneche, e sarete i benvenuti a “Buenos Aires”, insomma “la pietra originale dell’allegria” come scrive Julio Cortázar.
di Luigi De Rosa
(nella foto la signora Silvana Garcia del Buenos Aires Restaurant; ph Emanuele Esposito)
Buenos Aires Restaurant link : https://www.facebook.com/ristorantebuenosaires/
Fonte : PositanoNews.it